"Come previsto, tutti i dibattiti sul calendario del calcio sono risultati inutili. Ha deciso lo Stato". Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, commenta gli ultimi eventi. "Era giusto dare un senso alle date, ma ricordandosi sempre che si discuteva di qualcosa che non dipende da noi, dipende dalla malattia. Il campionato è falsato, nel senso esatto della parola: non sarà più quello che doveva essere. Pazienza. Nessuno può recriminare qualcosa, si chiude per malattia, per farci un favore reciproco. Non per avere un calcio di rigore in più. Spero se ne renda conto anche il presidente interista Zhang che ha dato ormai inutilmente del «grande oscuro pagliaccio» al presidente della Lega. È un’offesa non accettabile per stile e sostanza, ma soprattutto per principio. Dal Pino è un manager, è stato eletto dalle società, rappresenta anche l’Inter e anche dall’Inter è pagato. Se il presidente non lo vuole, operi come può nelle sedi legittime. Ne ha facoltà e forza. Offendere in modo così pubblico quello che è anche un tuo dipendente, vuol dire correre verso l’anarchia. Una regola è indispensabile per lavorare insieme. E davanti alla gente anche un’educazione comune. Se si gioca a mostrare la forza si apre la porta a una tempesta finale. I presidenti sono elefanti miliardari che camminano in stanze di cristallo, non vedono l’ora di misurarsi. Zhang vuol dare il via a questo?".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 04 marzo 2020 alle 09:47 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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