"Alla fine vincono i mediatori". L'analisi di Repubblica riguardo al termine della telenovela Icardi mette sul piedistallo dei vincitori Giuseppe Marotta e Paolo Nicoletti. "Dopo giorni di tentativi e pressioni, riescono a convincere i due veri ultimi contendenti di questa strana partita – Spalletti e Icardi – ad accettare una tregua senza condizioni. L’allenatore riaccoglierà in squadra il suo giocatore più importante, l’argentino accetterà in silenzio di non riavere indietro la “sua” fascia. Insomma, pur restando convinti ciascuno delle proprie idee – Spalletti che Icardi, per mezzo della moglie-manager Wanda Nara, danneggia il gruppo; Icardi di aver subito un’ingiustizia immotivata da Spalletti – entrambi accetteranno di sospendere le ostilità e procedere verso un futuro il cui orizzonte, al momento, non pare più lungo dei prossimi due o tre mesi".

C'è un particolare in più, rispetto alle altre ricostruzioni: la partecipazione di Steven Zhang alla "trattativa" tra le parti. "La basi per questa soluzione provvisoria della crisi Icardi-Inter erano state gettate da Marotta e Nicoletti proprio alla vigilia del derby, quando i due avevano organizzato in gran segreto a Milano un incontro tra il calciatore e Steven Zhang, il figlio del presidente. Durante un lungo faccia a faccia serale Zhang ha ascoltato senza fare una piega le spiegazioni di Icardi («Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, ho il 97,5 per cento di partecipazione agli allenamenti, nessuno si è mai lamentato della mia professionalità né del mio comportamento; togliermi la fascia è stata una umiliazione inutile») il quale, per la prima volta dal 13 febbraio da oggi, si è sentito di nuovo importante per la società. Da parte sua Zhang, pur senza entrare nel merito della decisione di Spalletti, ha difeso l’autonomia dell’allenatore e del club, invitando il giocatore ad assumere un atteggiamento più accondiscendente".

C'è un aspetto da non sottovalutare, riguardante il rientro in gruppo di Icardi. Secondo Repubblica, solo un giocatore sarebbe oggi avverso all'ex capitano. "Al momento di siglare la tregua, nessuno dei due player, né la società né Icardi si è minimamente posto il problema del Gruppo. Erano tutti ben consapevoli che nessuno – a parte Perisic - nello spogliatoio ce l’ha con Icardi, né pretende alcunché da Icardi. A parte i gol".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 marzo 2019 alle 09:56 / Fonte: Repubblica
Autore: Mattia Todisco
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