Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Claudio Ranieri, uno che conosce benissimo il calcio inglese. L'ex manager del Leicester campione della Premier League sviscera alcuni temi legati a Inter-Liverpool di Champions League.

Nelle 37 partite fin qui disputate in stagione, la squadra di Klopp ha perso solo due volte, in Premier contro il West Ham e il Leicester. Che cosa hanno fatto di speciale per riuscire nell’impresa?
"Guardi, anche per via del Covid, questa è stata una stagione molto particolare. Il Liverpool, soprattutto all’inizio, non era quel rullo compressore che pare tornato ad essere. Può capitare che gli impegni ravvicinati o qualche giocatore non al massimo della forma alla fine porti la squadra ad accusare una flessione. Tra l’altro, se esamina le statistiche di quelle partite, vedrà che i Reds hanno dominato per tiri in porta e possesso palla. Adesso, però, è tutta un’altra storia. Mi paiono in gran forma".

Riguardo al passaggio del turno, quindi, per l’Inter il pronostico è chiuso?
"Per nulla. Le possibilità di qualificazione sono al cinquanta per cento. I nerazzurri hanno esperienza, giocano a due tocchi e possono uscire dal pressing aggressivo che gli inglesi sanno portare. Il segreto, secondo me, è far girare velocemente la palla per trovare spazi, innescando poi attaccanti formidabili come Dzeko, Lautaro o Sanchez".

Peccato che mancherà Barella in entrambe le sfide.
"Inutile nasconderlo, è un’assenza che pesa. Le qualità di Vidal, però, non si discutono. Sarà importante non perdere palla a metà campo con la squadra sbilanciata, perché gente come Salah, Mané e Diogo Jota non perdona".

Ci dice due giocatori che potrebbero essere decisivi nella manovra dell’Inter?
"Ce ne sono diversi. Dico Perisic, perché sta facendo una stagione straordinaria e potrebbe essere l’uomo giusto per attaccare alle spalle come Alexander-Arnold, che spinge come un’ala, proprio come fa dall’altra parte Robertson. Poi aggiungo Brozovic, che riesce sempre a dare il ritmo giusto alla manovra".

È rimasto sorpreso dal lavoro di Inzaghi all’Inter?
"Niente affatto. Già alla Lazio aveva fatto benissimo e stavolta sta svolgendo il suo compito in modo meraviglioso. Conte aveva fatto un lavoro psicologico sulla squadra eccellente, Simone ha liberato ancora di più la fantasia".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 16 febbraio 2022 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print