Anche per il Corriere dello Sport è il giorno dei giudizi finali dell'Europeo. Non fanno eccezione i due interisti presenti in nazionale, Barella e Bastoni, entrambi con ottimi riscontri.

Barella 8
La gemma resta quel gol, dopo lo slalom alla Maradona, per sbloccare i quarti con il Belgio. Colpo di genio dentro un torneo da mediano evoluto. Mancini lo considera un top player e lo ha tenuto in campo anche quando sembrava potesse meritare il cambio. Segnale di fiducia incondizionata. Ha pagato la fatica: 46 presenze con l’Inter, 17 con l’Italia, sono 63 totali da settembre e la stagione precedente l’aveva conclusa il 21 agosto con la finale di Europa League. Occhio, perché Nicolò ha appena 24 anni ed è già un punto di riferimento della Nazionale. Futuro garantito.

Bastoni 7
Solo una presenza, ma significativa. Cancellato Gareth Bale, stella del Galles, nella partita conclusiva del girone dell’Olimpico. Dietro Chiellini, Mancini si è affidato all’esperienza di Acerbi, ma il campione d’Italia con l’Inter è il pilastro designato della difesa azzurra nei prossimi dieci anni. Classe ‘99, un predestinato come ha già stabilito Antonio Conte, decidendo di liquidare Godin e Kolarov per fargli posto nella difesa nerazzurra. Proseguirà il suo percorso di crescita con Inzaghi. E’ l’erede (come ruolo) di Bonucci.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 13 luglio 2021 alle 10:38
Autore: Mattia Todisco
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