L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza dal pinto di vista arbitrale la sfida tra Slavia Praga e Inter, che non ha lesinato episodi da moviola. Succede tutto in ventidue secondi quando siamo al 34’: De Vrij aggancia in area Olayinka, in sala VAR inizia la review ma l’arbitro lascia proseguire la partita. Nel frattempo, su una papera clamorosa della difesa padrona di casa, Lautaro serve Lukaku e firma il 2-0. “Cosa dice il protocollo Var? Due cose: che non c’è un tempo limite per la review e che l’interruzione non può avvenire in una fase di attacco. Insomma, il Var inizia a riguardare il fallo, poi se lo ravvisa deve comunicarlo all’arbitro che può fermare il gioco solo se non c’è una fase di attacco. Insomma, l’arbitro avrebbe potuto dare l’alt nel momento del passaggio dal portiere alla difesa, ma non sappiamo se a quel punto la sala Var gli avesse già comunicato o meno il potenziale errore. Ventidue secondi. Quando l’arbitro va al monitor la situazione è appesantita dal gol, ma il fallo c’è e non resta che annullare la rete e dare il rigore. Al 93’ Skriniar trova Lukaku: due doppi passi è ancora rete. Ma la sua posizione era in fuorigioco, lo dice ancora una volta il Var dopo aver tracciato le linee al monitor. Pochi centimetri? Forse, ma la discussione in questo caso non c’è”, scrive la rosea.

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 28 novembre 2019 alle 08:57
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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