"Antonio è stato fondamentale per me. Appena arrivato alla Juve, andai in tournée e pensavo di essere in buone condizioni. Cominciammo a lavorare duramente e andai giù, giù, giù. A quei carichi di lavoro non ero abituato. Pensai anche che Antonio fosse pazzo (ride, ndr). Faticavo a riprendermi, ma poi lui organizzò una serie di amichevoli con squadre di Serie D e di Eccellenza per favorire il mio ambientamento. Mi diede fiducia e presto arrivarono i gol. Conte ha una mentalità pazzesca: ti entra in testa, ti trasmette convinzione e autostima. È un allenatore che ti fa vincere". Questo il pensiero di Fernando Llorente sul tecnico dell'Inter. Ecco le parole dell'attaccante basco alla Gazzetta dello Sport.

Quando Conte è arrivato all’Inter, lei cosa ha pensato?
"Che presto avrebbe interrotto il dominio della “mia” Juve. Antonio ha vinto al primo anno a Torino, al primo anno al Chelsea e vincerà al secondo anno all’Inter. È capace di ogni impresa".

La Juve di Conte con Tevez e Llorente in attacco fece 102 punti. C’è chi pensa che per fare quel record snobbaste un po’ l’Europa League: è vero?
"No, provammo a vincere anche la coppa. Ma fummo sfortunati contro il Benfica. Non abbiamo mollato l’Europa League, gliel’assicuro, anzi eravamo dispiaciutissimi per aver mancato l’appuntamento con la finale nel nostro stadio. Però i 102 punti restano un traguardo incredibile che dimostra la mentalità di quella squadra e di Antonio".

Domenica il Napoli sfiderà proprio l’Inter di Conte: ultima trappola prima dello scudetto?
"Non ci sono trappole. L’Inter è fortissima e conoscendo Antonio lo scudetto è ormai un discorso chiuso".

De Paul è pronto al grande salto?
"Prontissimo: è un grande giocatore. Completo, tecnico, con la mentalità giusta".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 15 aprile 2021 alle 09:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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