Lazio, Parolo: "Ecco cosa ci mancò contro l'Inter. Juve già campione? Possibile, ma il Leicester insegna"

"Il derby è una partita che impari a conoscere solo quando arrivi a Roma. Fino a quando non ho giocato il primo derby non mi rendevo conto di cosa volesse dire. È sempre una partita a sé e non conta se è un momento migliore per noi e peggiore per loro. È una partita singola e si decide al momento. Sicuramente noi vogliamo dire la nostra e negli ultimi derby abbiamo sempre giocato bene. Spero che anche questa volta vada bene. Se giochiamo da Lazio possiamo vincere. Se giochiamo davvero da Lazio". Lo dice Marco Parolo, intervistato dal Corriere dello Sport alla vigilia della stracittadina della Capitale.  
 
Parlando di delusioni, cosa è stata l’ultima partita di campionato l’anno scorso con la Lazio? 
"Io non l’ho giocata ma ho sofferto come e più degli altri. Avevamo fatto un campionato eccezionale e in venti minuti molto è volato via. Abbiamo provato rabbia, delusione, dispiacere per i tifosi. Fortunatamente ora siamo riusciti a ripartire bene. Questo è un campionato un po’ difficile, però abbiamo trovato dentro di noi la voglia di imparare a soffrire, che è decisiva. Le due partite con Frosinone ed Empoli ci hanno dato la possibilità di capire che questa squadra ha un valore, ha il carattere giusto. Cosa che forse l’anno scorso non avevamo e che forse ci è mancata anche nella partita contro l’Inter". 
 
Dove può arrivare la Lazio quest’anno? 
"La Lazio può ripetere il campionato dell’anno scorso se mantiene quelle che sono le sue caratteristiche: l’umiltà, la voglia di migliorarsi, di crescere e di lavorare di squadra. Abbiamo un gruppo molto importante e possiamo fare un gran campionato". 
 
La Juve è fuori dimensione rispetto alle altre? 
"Penso sia la Juve più forte degli ultimi anni e negli ultimi anni ha sempre vinto. Non vedo perché, aumentando il valore, non possa farlo ancora. Ha una rosa infinita e dei cambi che possono mutare il segno a partite che sembrano compromesse. Però il calcio si gioca sempre undici contro undici e puoi sempre fare il colpo. Il Leicester insegna…". 

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