La Stampa - Cerotto sulle maglie di allenamento, caso diplomatico con Pirelli. Gandler dovrà risponderne

Un incidente diplomatico quello accaduto ieri pomeriggio durante la seduta di allenamento dell'Inter ad Appiano Gentile. Sulle maglie indossate dai calciatori figurava un vistoso cerotto volto a coprire la scritta Pirelli e subito è scattata, soprattutto online, la ricerca della motivazione. Chiarezza sull'argomento è stata fatta sui quotidiani di oggi (in realtà l'accordo con Pirelli non prevede la sponsorizzazione delle divise di allenamento, salvo quelle indossate al 'Meazza' prima delle partite), ma l'episodio, come sottolinea La Stampa, potrebbe avere strascichi nei confronti di Michael Gandler, responsabile del commerciale nerazzurro, che "dovrà rispondere del danno di immagine causato all’Inter ma anche alla nuova proprietà cinese, che a sua volta forse sarà costretta a chiedere scusa a uno dei suoi principali sponsor".  

L'errore ha sottolineato una questione che sarebbe dovuta rimanere segreta, vale a dire l'intenzione dell'Inter di legare alle magliette indossate in quel di Appiano Gentile un nuovo sponsor, per monetizzare ulteriormente. "Pirelli stessa sapeva benissimo che il kit di allenamento non faceva parte dell’accordo per poi esibirle con il logo mascherato non è un modo galante per invogliare Marco Tronchetti Provera a versare altro denaro. E di certo, va in controtendenza con ciò che è accaduto prima della firma del rinnovo con Pirelli, visto che per invogliarli a restare sponsor l’ad nerazzurro Bolingbroke gli aveva fornito molti servizi supplementari gratis".

Adesso, la prima mossa potrebbe essere la rimozione dei cerotti dal kit, quanto meno per qualche giorno. Ufficialmente, comunque, Pirelli nega che ci siano problemi con la nuova dirigenza e Massimo Moratti, colui che ha fatto da mediatore per il rinnovo dello sponsor sulle maglie nerazzurre, non era a conoscenza dell'accaduto. La Stampa aggiunge che la pubblicazione sul sito delle nuove divise Home e Away, con in bella vista lo sponsor Pirelli, sia stata anticipata rispetto ai tempi previsti proprio per rimediare alla gaffe.