"Il calciomercato, da sempre, accende la fantasia dei tifosi, li fa sognare, si vincono scudetti e Champions League sulla sabbia che, puntualmente, crollano come i castelli messi su dai bambini. Mi sento di dare un consiglio a tutti gli appassionati, tra i quali mi ci metto pure io: per una volta facciamo uno sforzo, cerchiamo di restare con i piedi per terra, non immaginiamoci fuoriclasse che sbarcano in questa o in quella squadra, ma imbocchiamo la saggia strada del realismo. I club italiani non possono competere con certe realtà, e penso agli arabi, agli inglesi, ma anche agli spagnoli. Loro hanno soldi da spendere, possono permettersi grandi investimenti, noi no. Dobbiamo farcene una ragione e agire di conseguenza: dove non si arriva con il denaro si può sempre arrivare con le idee. Che, tra l’altro, non costano nulla (a patto di averle)". Lo scrive Arrigo Sacchi oggi sulla Gazzetta dello Sport.

In particolare, l'ex c.t. azzurro sprona i club nostrani a sfruttare la pista dei giovani e rinunciare ai parametri zero in là con l'età. Gli esempi portati sono due in particolare: "Milan e Napoli si sono cuciti il tricolore sulle maglie perché hanno saputo giocare bene, meglio degli altri, magari non avendo in squadra quei fuoriclasse che altri potevano esibire. Questa è una lezione che va imparata e, durante questa sessione di calciomercato, deve avere il valore di una stella polare. Puntiamo sui giovani, lasciamo perdere i cosiddetti “parametri zero”, che magari sono calciatori ormai a fine corsa e che vengono da noi soltanto per strappare l’ultimo contratto, investiamo sulle idee, facciamo crescere gli allenatori, mettiamoli in condizione di avere quelle conoscenze necessarie affinché possano proporre alle loro squadre un gioco sempre all’avanguardia".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 29 giugno 2023 alle 12:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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