"Lukaku per Vlahovic nasce dalla richiesta di Allegri, Giuntoli sta provando a esaudirla, ma sa bene che a settembre i conti dovranno comunque tornare. Ecco perché, oltre a sistemare gli esuberi, non è da escludere a priori un’altra partenza di grido, come quella di Chiesa". Lo spiega la Gazzetta dello Sport a proposito delle strategie juventine sul mercato. "Lo stupore è, più che altro, per i profili cercati in entrata - si legge -. Lukaku ha ben poco del Kvaratskhelia. Mentre a centrocampo il grande obiettivo, una volta sfumato Milinkovic, pare essere Kessie, oggi a Barcellona. Anche qui, un colpo che sarebbe molto differente dal Kim dello scorso anno, per esoticità (il coreano arrivò a Napoli dalla Turchia...) e ingaggio (l’ivoriano in Catalogna guadagna 6,5 milioni netti). Allegri non è però Spalletti, così come la Juve non il Napoli. E forse nemmeno il Giuntoli all’ombra della Mole può essere quello ammirato sotto il Vesuvio. In fondo, l’abilità di un dirigente è anche quella di adeguarsi al contesto e al gruppo di lavoro. Almeno per questo primo anno in bianconero, l’orientamento pare quello di dare peso all’esperienza di chi potrebbe vestire la maglia della Signora. Lukaku ha vinto uno scudetto in Italia, così come Kessie. Alla Juve il tricolore manca invece da tre anni...".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 17 luglio 2023 alle 08:55 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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