Era dal 2010/11 che Inter e Milan non si trovavano in testa insieme in classifica, in lotta per lo scudetto. Dieci anni esatti dalla sfida tra il Milan di Allegri e l'Inter di Benitez/Leonardo. "Milano ci punta e ha la ferocia di Conte, che alla società chiede uno sforzo in più perché ha capito che è l’anno buono, che si può fare, che sul treno bisogna salire adesso - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Conte ha stretto un patto di ferro con il suo spogliatoio, dopo l’eliminazione dall’Europa. Pioli di ferro l’ha fatto diventare, il Milan: provate a fare un giro sulla Treccani, il ferro viene definito «tenace, duttile, malleabile», tre caratteristiche che serenamente possono essere associate ai rossoneri".

Le due squadre hanno trovato un equilibrio che le rende le migliori del campionato, testimoniato anche dalla differenza reti: più 16 il Milan, più 17 l’Inter. "E se vinci, è perché Pioli e Conte sono riusciti ad allargare la base - sottolinea la rosea -. Sulla vetta della piramide trovi Ibrahimovic e Lukaku. Sotto c’è altro: i chilometri orari di Hakimi ed Hernandez, ad esempio, a proposito di due che potevano far diventare Madrid capitale d’Europa e invece no. C’è il genio di Calhanoglu e l’esplosività di Barella. Ma c’è, in definitiva, la voglia matta di Pioli che uno scudetto da tecnico non l’ha mai vinto. E di qua l’esperienza di Conte, l’unico allenatore in pista che la Serie A l’ha portata a casa, da allenatore".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 27 dicembre 2020 alle 10:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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