"Se c’è una cosa che l’Inter ha imparato in questo viaggio tribolato lungo la stagione 2020-21, è che il Marrakech Express arriva sempre a destinazione. Achraf Hakimi, treno marocchino di fascia destra, non sciopera, non conosce ritardo, non soffre il traffico". E' quanto si legge stamane sulla Gazzetta dello Sport, in un pezzo dove si snocciolano i numeri più entusiasmanti registrati dall'ex Real e Dortmund nei suoi primi mesi di Inter: la freccia africana in Serie A ha preso parte a dieci reti (sei le ha fatte lui, quattro le ha propiziate con un assist), meglio di ogni difensore dei cinque campionati top. Non male per uno che ha toccato la punta di velocità nel derby di ottobre, 34,36 chilometri orari; contro lo Spezia, invece, si è tenuto: è la gara con lo sprint minore, un 31,81 all’ora che fa invidia a quasi tutti i giocatori di A. Le sue prestazioni sono merito di madre natura ma anche di Conte che ha insisto con diverse sedute personalizzate per “sgrezzarlo” soprattutto difensivamente; in avanti, bastava costruirgli attorno l’ecosistema migliore per farlo esplodere: "Achraf può correre alle spalle del terzino e a quel punto sono dolori. Anzi, là a destra, si è creato un triangolo delle Bermuda che risucchia ogni avversario: i movimenti di Hakimi sono sincronizzati con quelli di Barella e Lukaku e portano l’esterno a sfondare", chiosa la rosea

VIDEO - LA MAGIA DI BARELLA RISVEGLIA TRAMONTANA

Sezione: Rassegna / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 11:23
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print