Il racconto del Derby d'Italia parte da lontano. La Gazzetta dello Sport ricorda le origini della rivalità tra Inter e Juventus, per anni le squadre più scudettate.

Si parte dal 1945, un 2-2 colmo di polemiche, anche se la vera rivalità inizia nel 1961. Juve-Inter, decisiva per lo scudetto, viene sospesa sullo 0-0 per l'impossiblità di proseguire a causa dell'eccessivo numero di tifosi, alcuni arrivati a bordo campo. La Lega sanzionò i bianconeri, primi in classifica a più 4 sull'Inter, con lo 0-2 a tavolino per responsabilità oggettiva. Ma il 3 giugno il presidente della Juventus, Umberto Agnelli (anche alla guida della Figc), alla vigilia dell'ultima giornata, con l'Inter a pari punti, vinse il ricorso e la Caf ridiede i 2 punti ai bianconeri ordinando la ripetizione della gara il successivo 10 giugno. Per protesta, nella ripetizione l'Inter schierò la Primavera e perse 9-1.

Storia recente lo Juve-Inter del 1998, con protagonisti Ceccarini, Ronaldo e Iuliano: una partita condizionata dall'arbitraggio a senso unico, ultimo di una lunga serie in quel campionato. A metà anni 2000, la sfida diventa ancora più velenosa con la storia di Calciopoli, con la rivalità che si rinverdisce nel 2018, quando il discutibile arbitraggio di Orsato influenza il 2-3 finale per i bianconeri che in quel momento apparivano in ritardo sul Napoli.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 11 febbraio 2021 alle 11:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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