Per i giovani, non più giovanissimi ormai ahimé, tifosi nerazzurri cresciuti nei primi anni 2000 quello de "L'Inter è una squadra di stranieri, senza italiani" era diventato un leitmotiv ormai trito e ritrito, che assunse ancor meno significato quando nella notte di Madrid - senza nessun italiano in campo da titolare - l'Inter di Mourinho conquistò Champions League e Triplete. Oggi i tempi sono cambiati decisamente e - come suggerisce il Corriere della Sera - oggi si può veramente parlare di Inter-Nazionale, in contrapposizione ad esempio con il Milan che sembra puntare sempre più sugli stranieri, meglio se americani: "al Bernabeu ... l’Inter scese in campo senza nessun calciatore italiano. Nella finale persa contro il Manchester City a Istanbul, tredici anni dopo, ce n’erano cinque titolari." 

Il lavoro per una maggiore "italianizzazione" della rosa viene attribuito a Beppe Marotta, che ha sempre fatto del puntare sui giovani italiani di valore un must nella sua carriera da dirigente. L'ex Juventus - come già fatto dalle parti della "Continassa" - ha portato un vero e proprio blocco di giocatori italiani, che tra la difesa e il centrocampo si possono contare attualmente con Darmian, Acerbi, Bastoni, Barella, Frattesi Dimarco in un'ipotetica formazione titolare. Inter-Nazionale soprattutto perché i sei sopracitati fanno parte con grande costanza dei convocati da Roberto Mancini, nonostante solo l'ex centrocampista del Cagliari abbia conquistato l'Europeo del 2021 da titolare in campo. D'altronde Marotta lo aveva già annunciato: "Faremo una squadra con una forte identità. Vogliamo dare un contributo alla Nazionale". Detto, fatto. L'Ital-Inter di Simone Inzaghi si contenderà lo Scudetto della seconda stella, chissà che rompere con il proprio passato - stesso discorso vale per il Milan in questo senso - non possa portare a grandi traguardi.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 13 agosto 2023 alle 11:31
Autore: FcInterNews Redazione
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