L'assemblea di Lega tenutasi nella giornata di ieri ha visto in Giuseppe Marotta e Paolo Scaroni, rappresentanti rispettivamente di Inter e Milan, i principali imputati, considerando l'assenza di Andrea Agnelli (l’avvocato Cesare Gabasio e il Chief Revenue Officer Giorgio Ricci sono intervenuti in sua vece). Il Corriere della Sera approfondisce i contenuti della riunione, sottolinenando la volontà, da parte di Marotta e Scaroni, di non presentare le proprie dimissioni a fronte del fallimento del progetto Superlega, che ha gettato nel caos il mondo del calcio per 48 ore. Nella giornata di ieri, all'ordine del giorno, non era prevista in via ufficiale una discussione diretta sui dirigenti coinvolti, ragione per la quale non si è voluto affrontare l'argomento su eventuali dimissioni. "La questione non è all'ordine del giorno" ha sottolineato tra l'altro Joe Barone della Fiorentina, a seguito delle polemiche fra i dirigenti per le mancate discussioni a riguardo (nello specifico da parte di Ferrero, Preziosi e Fienga). Al contrario di quanto avvenuto in Premier League, dove i dirigenti dei sei club ribelli sono stati invitati a lasciare cariche istituzionali, in Lega ogni decisione in merito verrà presa in una prossima assemblea. 

Paolo Dal Pino ha quindi ribadito la propria posizione all'interno della Lega, sottolineandone in particolare la solidità a seguito della tentata sfiducia promossa da sette club di A (Inter, Juventus, Lazio, Napoli, Fiorentina, Atalanta e Verona) con queste parole: "Ai club che al contrario mi sostengono dico che non mi dimetto e non mi lascerò intimidire, fiducioso che si torni a lavorare con spirito associativo". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 24 aprile 2021 alle 11:53 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Stefano Carnevale Schianca / Twitter: @SchiancaStefano
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