Var in Champions League già dagli ottavi di finale di questa edizione? L'idea prende corpo, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, che però evidenzia anche le problematiche: "Oltre alle complicazioni tecniche, ci sono quelle tecnologiche - si legge -. Una cosa è stata Russia 2018, con un sistema tv centralizzato, una cosa è un campionato nazionale, e un’altra cosa è la Champions con 55 broadcast. Inoltre, per problemi di fibra, non è al momento possibile installare una centrale operativa a Nyon come era stato a Mosca per il Mondiale: quindi i Var dovrebbero andare in trasferta come gli arbitri di campo. Poi serve il provider della tecnologia. L’Uefa però non si nasconde che l’opinione pubblica pretende un adeguamento ai grandi campionati. Nell’edizione in corso si è visto qualche errore grave: non che in passato fosse diverso, l’anno scorso le sviste sono state frequenti. Ma la «moviola» avrebbe evitato topiche tipo quella di Kassai che ha dato al City un rigore inesistente contro lo Shakhtar. A Nyon stanno facendo passi avanti su tutti temi. Cominciare agli ottavi era anche il vecchio progetto di Collina. Ma per realizzare il sogno di avere la Var subito bisogna correre: serve un piano, tecnico e politico, da approvare all’Esecutivo del 3 dicembre a Dublino. Saranno due settimane cruciali all’Uefa. Altrimenti se ne riparla ad agosto 2019".

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 10 novembre 2018 alle 08:57 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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