Dopo le parole, arriva il campo. Frank De Boer si è disimpegnato egregiamente dinanzi alle domande in conferenza, ma poi ha confermato che è il campo il suo habitat naturale e l'allenamento pomeridiano è stato un piccolo show. Lo racconta nei dettagli la Gazzetta dello Sport: "Il nuovo tecnico disegna subito un 4-2-3-1 che dovrebbe utilizzare già stasera. Ma non scatta la consueta partitella. Piovono subito pillole di deboerismo, con il fedele Orlando Trustfull che si alterna al mister per spiegare ai titolari soprattutto le situazioni di non possesso. Il tattico Michele Santoni e Michel Kreek, ex Padova, traducono per chi non capisce l’inglese, ma quando De Boer si fa prendere dalla foga gli scappano appunto parole in italiano. Il pressing con testa e movimenti sincronizzati è un dogma, quindi ripete spesso «agresione». Sarà anche che al primo giorno di scuola tutti vogliono fare buona impressione col maestro, ma più d’uno si confronta con lui e il suo vice. Bisogna fare in fretta, quindi scattano anche le prime “interrogazioni”. «Geoffrey, cosa avresti dovuto fare in quella situazione?» chiede ad uno smarrito Kondogbia, che a braccia abbozza una risposta da fantozziana salivazione azzerata. Perché dopo un mese di barricate tra società e Mancini, la squadra ha bisogno di essere tenuta sulla corda in ogni istante. E’ una corsa contro il tempo. Ma FDB ci crede per davvero".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 10 agosto 2016 alle 08:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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