Luciano Spalletti, giorno dopo giorno, sta convincendo tutti della bontà della scelta di Suning di puntare su di lui. I constrasti e le polemiche romane sono lontane, ora il tecnico toscano è totalmente immerso nella nuova avventura. "Un conto è sapere che la squadra nerazzurra ha milioni di tifosi. Un conto è toccare con mano una passione che si manifesta in ogni angolo del Paese. Luciano è stato travolto da questa ondata interista. E la reazione, dopo il primo attimo di stupore, è stata avvertire un grande senso di responsabilità - spiega la Gazzetta dello Sport -. Che lo ha reso ancora più attento in ogni suo gesto. In ogni sua parola. La stagione è partita bene. Forse anche troppo. Tante vittorie di prestigio. Tanti elogi. Luciano si è accorto di aver conquistato punti in società, dentro lo spogliatoio, tra i tifosi. Tutti lo vogliono al centro del progetto. Il ruolo non lo spaventa, per carità. Ma lui non è l’Inter. Luciano ricorda ai suoi allievi che ognuno dei tesserati nerazzurri è «l’Inter». E che se tutte le componenti si riconosceranno in questa logica allora si potrà vivere una stagione da protagonisti. L’ultimo Spalletti è in fondo il solito Spalletti. Alla ricerca dei propri limiti. Pignolo con se stesso e con chi lo circonda. Luciano da Certaldo continua a godere quando gli dicono che insegna buon calcio ma comincia anche a sentire la voglia di vincere uno scudetto. Ma anche su questo fronte lui e l’Inter parlano la stessa lingua".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 08 agosto 2017 alle 11:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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