San Siro sarà demolito? Sì, no, forse. "Scaroni ha ribadito la posizione più volte espressa dal Milan, ammantando di un velo di ufficialità il lavoro svolto insieme all’Inter sulla progettazione di un nuovo impianto - sottolinea la Gazzetta dello Sport dopo le dichiarazioni di ieri di tutte le parti in causa -. La casa in cui giocano Milan e Inter è datata 1926, ha scritto indelebili pagine «rossonerazzurre», ma oggi non è più in linea con l’elite europea. I club intendono dividere a metà i 600 milioni di costi dell’opera, senza dimezzare invece i ricavi".

E il Meazza? "Non sono i club a poter decretare la demolizione (la proprietà è del Comune), ma è ovvio che un nuovo impianto nell’attuale area parcheggi comporterebbe l’abbattimento del vecchio - puntualizza la rosea -. Si tratta solo di capire quando. E qui entra in gioco il Comune, che ha sempre spinto per una riqualificazione del Meazza, oltre che dell’area circostante. Ma che, al contempo, non può permettersi il rischio di vedere i due club andare a giocare altrove, e dunque s’è detto disponibile a valutare progetti (che ancora aspetta)".

E qui entra in gioco l'Olimpiade Milano-Cortina, con l'impianto milanese che sarebbe protagonista. "A Milan e Inter un Meazza vivo fino al 2026 non sta bene: il loro impianto da 60mila posti deve essere circondato quanto prima da negozi e strutture, incompatibili con la presenza a lungo termine di un altro colosso lì accanto - spiega la Gazzetta -. Dall’altra parte, però, il Comune non può cedere alle esigenze dei club senza garanzie che la città ne benefici dal punto di vista economico e funzionale, coniugando infrastrutture a piani di riqualificazione eco-sostenibili, come è nella filosofia di questa amministrazione. Partita aperta, dunque. Ma il tempo corre: partendo oggi e senza intoppi, il nuovo stadio non sarebbe utilizzabile realisticamente prima della stagione 2023-24".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 25 giugno 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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