Non solo Lautaro e Nainggolan. A Parma si è rivisto anche Ivan Perisic: 90 minuti di applicazione e buone sgroppate per il croato, tornato con entrambi i piedi nel progetto Inter. Una sorta di nuovo inizio dopo le voci destabilizzanti di mercato. "Anche per il croato, insomma, comincia una nuova stagione. Che giovedì a Vienna, nella prima di Europa League in casa Rapid, potrebbe subito prendere la piega giusta anche a livello personale - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Dopo un mese di gennaio da fuochi d’artificio negativi, con l’insofferenza ad Appiano, i rapporti tesi con capitan Icardi, l’abboccamento dell’Arsenal con offerte di ingaggio impossibili da rifiutare (7 milioni all’anno contro i 4 che prende oggi all’Inter), la richiesta di andare via, il muro della società nerazzurra, le panchine per scarsa serenità, i fischi di San Siro e, alla fine, il trasferimento che salta. Tutto troppo veloce, con Ivan che si ritrova a dover ricominciare. Spalletti gli resta accanto e subito prova il riavvicinamento («Ivan ha avuto una tentazione, ma ora che il mercato è chiuso è già diverso»), tenendo più o meno lo stesso atteggiamento avuto davanti all’altro caso stagionale Radja Nainggolan. Con il belga l’allenatore ha firmato un patto che prevede una nuova vita fuori dal campo per il Ninja. Con il croato si è arrivati a un patto che più o meno suona così: a fine anno mancano 4 mesi, diamo tutto, per noi stessi e per la squadra, e poi vediamo cosa succederà. L’Inter ha rimotivato Perisic così: perché se il vicecampione del mondo vuole davvero giocarsi le chance in Premier da giugno, dovrà fare di più di quello mostrato con l’Inter dopo la campagna di Russia con la Croazia. Dovrà, insomma, ritornare ad essere l’uomo in più di Spalletti, sia come finalizzatore sia in versione assistman per Mauro Icardi ma non solo".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 12 febbraio 2019 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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