"Poche storie: in attesa del ritorno della Juve, questo è un momento scudetto. Se il Napoli vince, il pensiero collettivo sarà: e chi lo ferma più? Se l’Inter vince, o perlomeno esce indenne dal San Paolo, ufficializza senza ulteriori indugi la candidatura alla lotta per il titolo. E i critici dovranno farsene una ragione". Questo quanto sottolineato oggi dalla Gazzetta dello Sport che poi entra nello specifico del match del San Paolo e analizza i vari duelli. In particolare, D'Ambrosio dovrà svolgere un lavoro extra visto che per il 70% il Napoli crea le proprie azioni offensive sulla corsia sinistra. Dall'altra parte, i nerazzurri si basano parecchio sulle folate di Perisic e Candreva, test probante per Hysaj e Ghoulam. Interessante anche il duello tra i dirimpettai di metà campo Jorginho e Borja Valero. "Napoli e Inter sono diverse per filosofia e disposizione in campo. Il Napoli è una squadra corta (sta di media in 33 metri e mezzo) e alta, dunque sicura di sé e aggressiva, l’Inter ha una «postura» più timida. La banda Sarri ha un atteggiamento medio di recupero palla di 41,3 metri, un baricentro di 53,8 metri e utilizza una tattica del fuorigioco molto alta (33 metri). I nerazzurri si avvicinano come baricentro (52,5), ma hanno un recupero palla molto basso (35,3 metri) e un fuorigioco medio (23,5)".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 21 ottobre 2017 alle 09:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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