Più rabbia, meno estetica: questo quanto chiede adesso alla squadra Roberto Mancini. Tornare ad essere un gruppo che si sacrifica e che suda su ogni pallone. Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport, che poi torna a evidenziare la difficile coesistenza tra Jovetic e Icardi. "Il dato esploso un mese fa è rimasto inalterato: il montenegrino ha mandato al tiro il capitano dell’Inter una volta in 643 minuti giocati insieme (è accaduto solo nel derby, quasi un girone fa, dati Opta). Lo zero al contrario (Mauro che manda al tiro Stevan) fa meno rumore, visto che l’argentino dovrebbe completare l’opera del numero 10. Il quale, anche appunto per essere l’indossatore di quella maglia, dovrebbe scendere in campo con lo scopo principale di mettere davanti alla porta il compagno. Il pareggio interista a Bergamo non è un dettaglio. D’Ambrosio cerca Icardi dall’esterno destro verso l’interno, l’argentino «sente» la presenza di Jovetic alle spalle, lascia scorrere e va in profondità a prendere il triangolo che di prima si chiude (merce rara tra i due) e gli permette di crossare. Forse i due si sarebbero dovuti trovare in posizione opposta, ma va bene come spunto iniziale. Purché poi si vada oltre. Perché il paragone con Gonzalo Higuain è terrificante: l’argentino da solo ha segnato 20 gol in 20 partite. Tutto l’attacco nerazzurro 17: 8 Icardi, 4 Jovetic, 2 Ljajic e Perisic, 1 Biabiany, zero Palacio e Manaj".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 18 gennaio 2016 alle 10:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print