Dal blocco dei fedelissimi all'apertura totale: Roberto Mancini, con scelte a sorpresa, ha reso chiaro il concetto di 'squadra'. La Gazzetta dello Sport analizza: "Tutti, o quasi, hanno trovato spazio in questa settimana. Aspetto che ha una duplice lettura. Innanzitutto psicologico, perché Mancini così facendo ha rimesso tutti davvero in competizione. Fino a venti giorni fa i numeri parlavano di un blocco di fedelissimi e di uno di accantonati. E lo erano per scelta. Così come per scelta - e non per obblighi dettati da squalifiche o infortuni - sabato sera ha giocato dall’inizio D'Ambrosio. A disposizione c’erano Santon e Montoya per esempio, oppure lo stesso Nagatomo che può stare sia su un versante sia sull’altro. C’è poi l’aspetto pratico. Ruotare la rosa, anche in una stagione così limitata negli impegni, consente di mettere più o meno tutti sulla stessa linea dei minuti giocati. Sfruttare i cali di condizione, anche minimi, consente di avere la rosa al medesimo livello e utilizzarla in maniera saggia sulla base degli avversari scegliendo gli interpreti migliori. La competitività sale e in gruppo fa bene". Una sorta di 'cerchio della fiducia', come lo chiama la rosea.

 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 02 novembre 2015 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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