"Il consiglio di Lega è ancora monco, a oltre sei mesi di distanza dall’allontanamento di Marco Fassone dal Milan e dalla sua decadenza dal board della Serie A. Ieri l’assemblea ha proceduto per la prima volta alla votazione, con una sfilza di schede bianche (13, poi 2 nulle, 2 per Baldissoni, 1 per Romei, 1 per Scaroni, astenuto il Napoli). In realtà lo si è fatto solo per un tecnicismo: abbassare il quorum da 14 a 11 voti. Servirà un altro tentativo, in agenda tra due settimane, poi basterà la maggioranza semplice". Lo riferisce oggi la Gazzetta dello Sport, che evidenzia anche le idee dell'Inter: "L’arrivo di Beppe Marotta, consigliere federale, ha portato i nerazzurri ad occupare due posti nella governance della Serie A. Si riteneva che l’Inter avrebbe rinunciato alla poltrona di consigliere di Lega occupata dall’altro a.d. Antonello, ma ieri il club di Zhang, spalleggiato da Agnelli, ha gelato i lotitiani: prima votiamo il sostituto di Fassone, poi facciamo un passo indietro. Il motivo? Le grandi non si fidano: chiedono entrambi i posti (Scaroni-Baldissoni) e temono imboscate. C’è da dire che candidature ufficiali non ce ne sono, con la conseguenza di perpetuare questo stato di immobilismo nella Lega".

 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 12 febbraio 2019 alle 09:46 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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