"Ripensate al secondo gol interista in Coppa Italia alla Juve: fuga profonda sulla fascia destra, cross basso verso il palo più lontano per la chiusura di Perisic. È il prototipo dell’azione che può esaltare l’ultima parte di campionato del Mancio. La sua Inter in rottura prolungata in campionato ha ritrovato dimensione, fiducia e gioco nella sfida ai bianconeri, individuando proprio negli sfondamenti esterni la chiave per recuperare l’efficacia perduta". Questo quanto sottolinea oggi la Gazzetta dello Sport. In poche parole, serve attaccare con le ali. "Che sia declinata in 4-4-2, 4-2-3-1 o 4-3-3, fondamentale è la fantasia degli 'ic' - si legge -. L’Inter, rispetto a Roma e Milan, sfrutta di più il dribbling (quasi 12 a partita, 9,67 per i rossoneri, 8,96 gli spallettiani) per creare la superiorità numerica, Perisic e Ljajic ne sono specialisti e offrono soluzioni differenti: il croato - che quanto a rapidità se la gioca con i migliori, chiedere le ultime referenze a Rugani - ama prendere il fondo palla al piede o attaccare la profondità quando non è in possesso, il serbo invece si muove più a tutto campo sulla trequarti stringendo spesso la posizione iniziale. Non mancano le alternative 'larghe': Biabiany, Palacio, Eder".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 06 marzo 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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