Lautaro Martinez si prende tutto, Inter e Argentina. Dopo il gol contro il Venezuela, anche in patria sono impazziti. E adesso il c.t. Scaloni non pare volerci rinunciare: contro il Marocco, dopo il ko del Wanda Metropolitano, El Toro giocherà ancora dal 1', assistito da Dybala e Angel Correa.

"Mercato a parte, Lautaro ormai in questa Seleccion ha un posto quasi assicurato, anche per la Coppa America estiva - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Se «Icardi verrà valutato, dipende da come va con il suo club» (parola del c.t.), il Martinez di Bahia Blanca non mancherà in Brasile. Con la maglia Albiceleste i gol sono 2, segnati nelle ultime 4 gare (5 complessive): il primo arrivò a ottobre, a 21 anni e 2 mesi scarsi di età. Più precoce di Higuain e Crespo (21 e 10) o di Batistuta (22 e 5), non solo di Icardi e Dybala che sono arrivati tardi all’esultanza con la nazionale. Non è l’unica classifica in cui il Toro batte i mostri sacri. A sottolineare quanto il suo impatto sul nostro campionato sia stato positivo, più di quanto non possa raccontare il semplice numero dei gol (6), condizionato dall’impiego saltuario, c’è la frequenza delle reti. Segna una rete ogni 175’ (una ogni 164 se consideriamo anche le coppe): confrontando il dato con quello delle prime stagioni italiane di «monumenti» argentini negli ultimi 30 anni, il verdetto suona come qualcosa in più di una promozione. Considerando solo chi è arrivato in A giovane, sotto i 23 anni (escluso Higuain, per fare un esempio, che approdò al Napoli fatto e finito dal Real Madrid), il Toro ha fatto meglio di quasi tutti: lo batte solo Hernan Crespo, in rete ogni 173’. Differenza minima, come quella, in positivo, che lo piazza davanti persino a Batistuta. Staccati tutti gli altri, da Icardi a Zarate, da Balbo a Lavezzi, fino a Paulo Dybala, che nella sua prima stagione palermitana, però a 19 anni, segnò appena 3 gol. Tutti questi, salvo forse Zarate, hanno fatto una invidiabile carriera. Presente e futuro, insomma, prendono forma".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 24 marzo 2019 alle 09:05 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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