Con Suning ed Elliott alle spalle, Inter e Milan intendono avvicinare al più presto la Juventus e interrompere l'egemonia bianconera. Lo spiega la Gazzetta dello Sport, che sottolinea anche come le milanesi abbiano margini di crescita molto più ampi rispetto a Roma e Napoli. Si parte dall'aspetto economico: "Nella scorsa stagione il fatturato della Juventus è stato pari a 411 milioni, con 200 milioni dai diritti tv, 61 dallo stadio, 126 dal commerciale (24 di altri ricavi). E’ seguita a ruota l’Inter a 297: 95 dai diritti tv, 35 dallo stadio, 139 dal commerciale (28 di altri ricavi). Milan quarto con 220 milioni di ricavi: 110 diritti tv, 35 stadio, 62 commerciale, 13 altri ricavi. L’Inter ha già superato la Juve nel segmento commerciale, grazie alle partnership asiatiche da 100 milioni, e da questa stagione farà fruttare la presenza in Champions. Irrinunciabile, però, è il progetto di valorizzazione dell’area di San Siro: la Juve, con un impianto più piccolo, incassa quasi il doppio. Basti pensare alla possibilità di ampliare l’hospitality del Meazza dal 4 al 12%. Uno stadio tutto nuovo, in coabitazione con il Milan, che parte indietro, considerato il calo dell’appeal commerciale".

Per ora, sul campo le milanesi sarebbe entrambe in Champions. "L’ultima volta che Inter e Milan si trovavano tra le prime quattro alla 24ª giornata, correva la stagione 2010-11. I nerazzurri di Leonardo, secondi a 47 punti, avevano lo scudetto al petto e i coriandoli del Triplete sui capelli; il Milan di Allegri, primo a 49, stava per diventare campione d’Italia", ricorda la rosea. E viene puntualizzata anche la forza delle società, con al risoluzione vincente dei casi Higuain e Icardi. "E’ tornata la forza delle regole. L’errore dei gestori precedenti era stato scambiare la fascia di capitano per un bonus da contratto. Invece l’investitura doveva venire dal branco. Marotta aiuterà anche sul mercato dove l’Inter ha peccato tanto. Dovrà arrivare un play e almeno un interno di gamba e qualità, perché neppure da questa parte del naviglio l’azione nasce facile e fluida. Spalletti ha cambiato spesso sistema di gioco, ma in un anno e mezzo ha educato principi di gioco riconoscibili che hanno trasmesso personalità alla squadra. Il caso Icardi ha cementato il gruppo, come visto contro la Samp. Handanovic, De Vrij, Skriniar, Brozovic, Perisic, Nainggolan, Icardi: a prescindere dai possibili partenti, oggi l’Inter ha una spina dorsale potente, superiore a quella rossonera per fisicità e talento. Rimpolpata con la carne giusta, può vincere subito. La Juve è ancora lontana, ma Milano è pronta a farsi Torino".

VIDEO -ALLA SCOPERTA DI... - ADOLFO GAICH, TALENTO DEL SAN LORENZO

Sezione: Rassegna / Data: Mar 19 febbraio 2019 alle 09:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print