Domanda: sarà un caso che - dopo 49 giorni senza vittoria - l’Inter ha collezionato una doppietta proprio da quando c’è Hernanes in campo? Assolutamente no: il brasiliano ex Lazio - voluto fortemente da Mazzarri - ha un perché anche quando gioca sottotraccia. Mette il piede al momento giusto, tiene palla per far salire la squadra, ha la giocata smaliziata, contrasta e rincorre, vede verticale ma sa anche andare in raddoppio e in aiuto, come beneficiato da Nagatomo su Cuadrado. E’ un giocatore esperto, che a volte vive “sottopelle” alla partita e che quando emerge può sempre risolvere ogni situazione. 

Entrando nel dettaglio: nella ripartenza felice dell’Inter c’è un altro trio che ben si amalgama. Guarin è la potenza, a Kuzmanovic è stato detto di giocare a due tocchi (ricezione o contrasto e smistamento veloce) ed Hernanes è la scintilla. «Io e Guarin - ha detto Hernanes - abbiamo un compito preciso nella fase passiva, ma quando abbiamo la palla dobbiamo essere noi a impostare le azioni e il gioco». Loro e non Kuz.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 febbraio 2014 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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