Analisi critica più psicologica che tecnica quella che ieri Walter Mazzarri avrebbe, secondo la Gazzetta dello Sport, spiegato al gruppo. "Già lunedì sera il tecnico era stato piuttosto duro con la squadra, a cui ha poi ribadito la sua insoddisfazione per la poca intensità con cui è stata affrontata la Lazio, deludente a fronte della fiducia concessa con un ritorno al lavoro posticipato rispetto a quello di quasi tutte le altre squadre. E’ solo uno dei limiti, non ancora cancellati, riemerso lunedì sera: le certezze sull’approccio appaiono e scompaiono da una partita all’altra" si legge. Secondo la rosea, infatti, tante sono le pecche che hanno relegato l'Inter a 8 punti dal terzo posto. "Per cominciare, la discontinuità di disponibilità e rendimento tecnico dei singoli, compresi Kovacic, Icardi e Belfodil, i giocatori per i quali sono stati fatti gli investimenti più sostanziosi; e dunque discontinuità dei risultati, la cui curva assomiglia ad un elettrocardiogramma che presenta alterazioni: il cuore dell’Inter ha aritmie che ne penalizzano una crescita più omogenea e dunque in qualche modo rassicurante. E poi errori individuali che si ripetono e dunque troppi gol subìti: episodi che ormai con una certa frequenza diventano più incisivi di quelli che invece determinano un risultato a favore (fra i quali Mazzarri annovererebbe anche un rigore che ormai manca all’Inter da troppo tempo)". Ora è tempo di Coppa Italia, un modo per rialzarsi e far tornare il sereno. 

 

 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 08 gennaio 2014 alle 11:03 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print