"Un terzino crossa, l’altro segna, il migliore è Handanovic. Bravissimo Barella, ancora generoso Lukaku, Sensi è entrato e si è sentito. Ok, ma l’Inter è soprattutto quella banda inespugnabile di bucanieri là dietro, plasmata dal furore di Antonio Conte. Un solo gol subìto in 5 match, come non accadeva da Mancini 2015-16 che sgommò con 5 vittorie su 5". Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport il giorno dopo il successo per 1-0 sulla Lazio. "Ma più di una classifica in fasce, conta lo spirito di una squadra che sta crescendo sempre più riconoscibile nella sua identità etico-tattica, a somiglianza del suo allenatore, che anche ieri è stato decisivo con scelte iniziali e cambi in corsa - si legge -. L’Inter capolista è questa cosa qui che arriva in vetta strisciando sulle rocce, se serve, fino a sbucciarsi le ginocchia. Si trova davanti una Lazio dalla qualità di gioco superiore? La pareggia con l’intelligenza e con la forza volontà e va oltre. Per i traguardi più ambiziosi le manca ancora qualcosa a centrocampo. Un Milinkovic-Savic, per esempio, che ieri, sostituito, è stato applaudito dal pubblico di San Siro. Chissà che a gennaio Suning, esaltato dal campionato in corso, non regali qualcosa di importante a Conte per renderlo ancora più competitivo a primavera".

VIDEO - D'AMBROSIO E HANDANOVIC SCATENANO ANCORA TRAMONTANA, L'INTER RESTA IN VETTA

Sezione: Rassegna / Data: Gio 26 settembre 2019 alle 08:37 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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