La vittoria dell'Europa League assicura 13,5 milioni più la quota dedicata di market-pool: evidente il gap con la Champions League (che ha comunque portato in dote oltre 40 milioni). Ma non di soli conti si vive, e allora l'Inter avrà anche un certo obbligo morale nell'affrontare la seconda competizione europea con il piglio corretto.

"La delusione resta tanta, dal presidente Steven Zhang in giù, ma ripensando agli obiettivi minimi fissati a inizio stagione, resta la possibilità di non scendere sotto la sufficienza", sottolinea la Gazzetta dello Sport, che poi spiega una sorta di patto tra la squadra e il popolo nerazzurro. Si proverà a vincere l'Europa League anche per loro: "Dall’entusiasmo per il mercato estivo vissuto sotto la mannaia dei paletti Uefa a una campagna abbonamenti da tutto esaurito a inizio agosto, fino alle 10 partite tra Serie A e Champions in cui lo stadio è stato sempre preso d’assalto - si legge -. La molla deve essere questa: i 640mila spettatori che avevano voglia di «riveder le stelle» e hanno pagato il biglietto del Meazza. I fischi di martedì sera a San Siro, i primi dell’anno, vanno subito cancellati".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 13 dicembre 2018 alle 09:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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