GdS - Inter e Milan lassù insieme: non accadeva dal 2010-11. I nerazzurri ora sono una squadra vera

Milano torna a sorridere unita. Non accadeva dalla stagione 2010-11 che tutt’e due le squadre fossero tanto in alto in classifica dopo dieci giornate di campionato: allora il Milan era secondo e l’Inter terza. Lo ricorda la Gazzetta dello Sport che poi, a proposito dei nerazzurri, specifica: "L'inizio è stato deludente. Di più: preoccupante. Pareva la fotocopia di tanti altri avvii di stagione che si erano poi concluse tra fischi e polemiche - ricorda la rosea -. Spalletti, invece, è riuscito a raddrizzare la barca. Oggi i nerazzurri sono una squadra vera. A dire che sono l’anti-Juve è la classifica: d’accordo, c’è pure il Napoli di Ancelotti a contendere loro il ruolo, però intanto gli Spalletti Boys se la giocano (e non è poco). Il calendario da qui al termine del girone d’andata propone tre scogli da superare: la trasferta all’Olimpico contro la Roma; quella in casa della Juventus il 7 dicembre e la sfida post-natalizia a San Siro contro il Napoli. Le altre sei partite sono alla portata dei nerazzurri che, come sovraccarico, dovranno sopportare in questo periodo anche le notti di Champions League. Gestire le risorse dev’essere la missione di Spalletti. Certo che, se Icardi continua su questi ritmi, se Brozovic dimostra che la sua crescita è ormai completata e se la difesa e Handanovic tengono ben chiusa la saracinesca, allora i nerazzurri possono stare tranquilli. La retroguardia dell’Inter è la migliore del torneo: solo 6 gol incassati (la Juve ne ha presi 7). In termini di realizzazione le cose non vanno male: 16 reti segnate (1,6 a partita). La Juve è più su, d’accordo, a quota 21, ha Cristiano Ronaldo e Dybala, d’accordo, però i nerazzurri hanno lo spazio per migliorare e, dunque, per insidiare la regina. Con una raccomandazione, però: non focalizzarsi troppo sulla rincorsa al trono e badare anche alla corsa parallela con il Napoli, perché la squadra di Ancelotti (anch’essa impegnata in un girone di ferro in Champions), da adesso alla fine dell’andata, ha soltanto la trasferta di Milano come ostacolo pericoloso".

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