Squadra gioca male e vince? Allora squadra forte, diceva Boskov. Probabilmente l’aforisma del mitico allenatore jugoslavo andrebbe applicato anche a «squadra che gioca male e pareggia», in questo caso l’Inter del suo allievo Mancini: soprattutto per il modo in cui conquista un punto prezioso che la riporta, almeno per una notte, in testa alla classifica. Perché non si spiega come, dopo aver subito il Palermo per quasi 70’ – zero idee e zero occasioni manco fossero «tituli» – una volta sull’1-1, e per di più in dieci per l’espulsione di Murillo, trovi forza e coraggio per un’aggressione finale fermata soltanto da un incredibile Sorrentino. O forse si spiega con un’Inter disegnata male, poi aggiustata da Biabiany e da Guarin mezzala, e infine rilanciata dal calo del Palermo. Ma il successo no, sarebbe stato troppo. Così, dopo la striscia di cinque vittorie di fila, Mancini passa al ciclo dei pareggi (3 nelle ultime 4 partite, più il k.o. con la Fiorentina). Roma, Napoli e Fiorentina, in tutta sincerità, sembrano messe molto meglio.  

Sezione: Rassegna / Data: Dom 25 ottobre 2015 alle 10:08 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print