Mark Van Bommel questa estate era l'assistente di Bert Van Marwijk sulla panchina dell'Australia, ai Mondiali di Russia. Poi Cocu è andato al Fenerbahçe e lui ha firmato per il Psv Eindhoven. "Non ha cambiato il sistema di gioco, ma ha proposto variazioni essenziali sul tema di un 4-3-3 che si presenta più come un 4-2-1-3 - spiega la Gazzetta dello Sport -. Il suo calcio è pressing, velocità, fisicità: sul 2-0 non ci si accontenta di gestire e ripartire in contropiede, ma si continua a premere sull’acceleratore. In Olanda funziona (non sempre: sette successi su sette in campionato, sconfitta in Supercoppa contro il Feyenoord), all’estero, davanti alle magie di Messi, il Psv si è inceppato. Ma Van Bommel non si arrende".

Le armi più affilate sono gli esterni offensivi, Bergwijn e Lozano. "A Eindhoven l’entusiasmo è alto, anche se nessuno realisticamente spera di poter ottenere più della qualificazione all’Europa League - racconta la rosea -. Obiettivi non dichiarati, per ora. Van Bommel non è amato nel resto dell’Olanda, quindi a Eindhoven è popolarissimo e va per la sua strada. Ha passione e produce passione: lo scorso anno il Psv non si è neppure qualificato all’Europa B, quindi già il terzo posto nel girone sarebbe un miglioramento. Il Psv di Van Bommel vorrebbe sapersi esprimere in molti modi, superare la prevedibilità che accompagna l’ortodossia tattica olandese nelle squadre prive dei fuoriclasse di un tempo. Ma già è difficile sostenere un sistema di gioco, quindi Van Bommel cerca di semplificare. La sua squadra gioca in 30 metri, non in 50 come le altre formazioni olandesi: zona pura a centrocampo, compattezza, attitudine alla battaglia. Le caratteristiche sono queste, al di là della posizione chiave di Luuk De Jong e del talento di Lozano. Van Bommel allena a lottare, ma sa scherzare, prima dei grandi incontri è rilassato e quindi sembra proprio olandese. Un camaleonte, del quale l’Inter farà bene a diffidare".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 03 ottobre 2018 alle 09:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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