Altro giro, altre emozioni. Terzo incrocio tra Roberto Gagliardini e l'Atalanta da quando è approdato all'Inter: fin qui, due vittorie su due e pure un gol segnato. La Gazzetta dello Sport evidenzia la storia tra il centrocampista e il club che l'ha lanciato nel grande calcio, raccogliendo alcune testimonianze di chi l'ha conosciuto da piccolo. A cominciare dalla professoressa Maria Nadia Cartasegna, che a Roberto ha insegnato chimica, mentre adesso è la preside di Giulia, la piccola di casa Gagliardini:

LA MAESTRA - "Roberto è sempre stato misurato, serio, estroverso ma senza essere eccessivo. Non esistevano giustificazioni o richieste di permesso per uscite anticipate. Studiava e non si accontentava, puntava in alto anche con i voti".

IL FRATELLO - "Organizzavamo le partite nel parchetto vicino casa. Spesso il gioco era “tutti contro noi due”. E vincevamo noi due... All’inizio io centrocampista e Roberto attaccante, io lo lanciavo e lui segnava con la squadra del Mariano, una frazione di Dalmine. Non sono mai stato geloso di Roberto, semmai sono sempre stato orgoglioso perché tutti in famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici. E vederlo in A, è come vedere una parte di me con lui. Quando Roberto mi ha telefonato in piena notte per dirmi che andava all’Inter, ho pianto".

LA MAMMA - "Nonostante il suo temperamento freddo, qualche brivido lo avrà, anche se l’importante come sempre è che non si faccia male...".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 13 aprile 2018 alle 10:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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