L'Inter si è fermata a... Empoli. La Gazzetta dello Sport sottolinea la frenata della crescita nerazzurra, con il picco dei successi su Juve ed Empoli, poi le prestazioni contraddittorie fino alla vittoria poco brillante sul Southampton. "La filosofia di De Boer prevede in generale un calcio super offensivo: pressing altissimo, terzini chiamati a fare spesso le ali pure (e nessuno fra Santon, D’Ambrosio, Nagatomo e Ansaldi ha nel repertorio un dribbling secco), uno contro uno a oltranza dietro - si legge -. Riassumendo: l’importante è segnare un gol più degli avversari. Il problema è che l’Inter crea sempre meno e complessivamente non ha segnato molto in questa stagione: 12 gol fatti e 15 subiti in 11 gare ufficiali. Non una gran cosa per Murillo, Miranda e Ranocchia in particolare, ovvero i centrali costretti costantemente, a turno, all’uno contro uno a campo aperto, e quindi esposti anche a un alto pericolo-figuraccia. Rischio, quest’ultimo, che potresti anche accettare a cuor più leggero se davanti si viaggiasse alla media di due-tre gol a partita. Urgono accorgimenti, sia tattici sia di interpreti, a maggior ragione con una condizione fisica non ottimale. E un classico 4-4-2 potrebbe non essere una cattiva idea, con Icardi meno isolato là davanti. Ecco un’ipotesi di undici titolare: Handanovic in porta; Ansaldi, Miranda, Murillo e Nagatomo (Santon) dietro; Candreva (Joao Mario), Medel, Joao Mario (Kondogbia) e Perisic (Banega) a centrocampo; Gabriel Barbosa (Eder) e Icardi di punta".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 22 ottobre 2016 alle 09:43 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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