Il vuoto presidenziale si intreccia con il business dei diritti tv. Oggi, ricorda la Gazzetta dello Sport, i club di Serie A tornano a sedersi attorno a un tavolo in Lega con un doppio appuntamento: alle 11.30 il consiglio e alle 14 l’assemblea. Riunioni che giungono dopo una settimana caldissima, aperta dalle dimissioni del presidente Gaetano Miccichè, per le voci attorno all’inchiesta della procura Figc sulle elezioni del marzo 2018, e passata attraverso un Consiglio federale convocato d’urgenza, che ha nominato un commissario ad acta (Mario Cicala), pronto a intervenire all’indomani dell’assemblea elettiva del 2 dicembre, nel caso in cui non venisse eletto il nuovo presidente.

Uno scenario fluido nelle ore in cui si dibatterà di uno dei temi più importanti dell'intero sistema calcio. Venerdì scorso - si legge sulla rosea - la commissione ha apportato le ultime modifiche alla proposta di Mediapro, candidata a diventare partner di un eventuale canale della Lega dal 2021. Un gruppo di club, la cosiddetta ala lotitiana, spinge per votare la bozza da girare agli spagnoli. Ma c’è un nutrito schieramento di contrari o dubbiosi, che va da Juventus, inter e Milan, passando per Roma, Napoli, Fiorentina, Torino, Bologna, Sampdoria, Sassuolo. All’ordine del giorno dell’assemblea c’è la votazione sia della proposta di Mediapro sia delle linee guida del bando da lanciare sul mercato nel 2020. 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 25 novembre 2019 alle 12:24
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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