Era il 26 agosto quando, al Meazza, l'Inter di Antonio Conte debuttava in campionato con un rotondo 4-0 al Lecce. Oggi, a distanza di mesi, si può dire che il percorso intrapreso dai nerazzurri sia stato quello corretto e la Gazzetta dello Sport elogia una volta di più il lavoro dell'ex c.t. azzurro e dell'a.d. Beppe Marotta. "Marotta, su mandato di Zhang Jindong, è stato rapido e incisivo nel rivedere molto a livello organizzativo e dirigenziale - opera di ristrutturazione da completare entro fine stagione -, ma è appunto sul fronte tecnico che ha centrato il grande colpo: Antonio Conte da Lecce, la prima fondamentale pietra del nuovo progetto - si legge -. Scelta estiva per nulla semplice, notevole lungimiranza e tanto coraggio anche da parte di Suning nel puntare su un tecnico da 11 milioni a stagione con un altro da 9 milioni in due anni ancora a libro paga. Decisiva la presentazione di Beppe: Conte è il migliore al mondo nel garantire risultati importanti con rose in generale non ancora complete. I risultati immediati? Lautaro portato a livelli di eccellenza internazionale (13 gol complessivi); De Vrij top mondiale in mezzo a una difesa a tre; Sensi e Barella già nel mirino delle grandi corazzate; Candreva, Gagliardini e Vecino rigenerati; Bastoni ormai pronto al grande salto, pure in Nazionale; baby Esposito definitivamente in rosa; Lazaro ripescato trionfalmente dopo un inizio da incubo; impatto super, infine, quello di Alexis Sanchez poi frenato da un brutto infortunio. E una risposta sul campo è nel frattempo arrivata anche a chi ha a lungo ironizzato sul pesante investimento Lukaku, acquisto a un certo punto letteralmente preteso da Conte. Detto che i 65 milioni di euro verranno versati al Manchester United in cinque rate annuali (quindi un affare nemmeno troppo gravoso sul bilancio), il gigante belga ha al momento firmato 10 reti in campionato, una in Champions League e un numero considerevole di assist, dimostrandosi uomo chiave in questa Inter, dentro e fuori dal campo. Di più: c’è tutto un settore giovanile in fibrillazione, vista la predisposizione del nuovo corso tecnico a lanciare i giovanissimi; dopo Esposito, occhio fra l’altro a Pirola".

In circa cento giorni, l'Inter è passata da outsider a concorrente principale della Juventus. E anche in Champions ha dimostrato di poter dire la sua al cospetto di corazzate come Barcellona e Dortmund. "E cento giorni sono bastati a Conte per conquistare definitivamente il popolo nerazzurro tutto. Sempre più rari gli “allergici cronici” al passato juventino del Condottiero - riferisce la rosea -. «Io sono un professionista – disse con coraggio ai tempi di Vinovo –. Se un domani allenassi l’Inter sarei il primo tifoso di questa squadra, e la stessa cosa avverrebbe con Milan o Roma...». Conte è entrato nel cuore del pianeta dei Bauscia soprattutto attraverso la serietà professionale".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 04 dicembre 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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