Notizia tanto curiosa quanto spinosa quella che arriva da Spinetoli, un piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno. Dall'Uruguay, infatti, sono passati una decina di giovani calciatori che, sognando di sfondare nel mondo del calcio, passavano da qui per ottenere lo status di comunitario. Tra questi, come svela la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, anche Diego Laxalt. Il giovane nerazzurro però, in prestito al Bologna nella passata stagione, ha ottenuto la cittadinanza per via dell'origine dei suoi genitori. Presenti anche Mathias Abero (Bologna) e Arias (Brescia).

Sulla questione sta indagando Michele Renzo, capo della Procura della Repubblica di Ascoli, che vuole ora capire in che modo questi talenti ottenevano la cittadinanza attraverso la consultazione delle pratiche avviate presso l'ufficio anagrafe di Spinetoli. Tutti questi ragazzi erano assistiti dall'agente Vincenzo D'Ippolito, ora indagato insieme ad altre tre persone, per "corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici".

Lo stesso agente, appresa la notizia, ha replicato: "Il mio lavoro è altro rispetto a quelle cose per cui c’è questa indagine e sono estraneo e come me gli altri". La Rosea prosegue specificando che dall’entourage di D’Ippolito si fa notare che in Uruguay il 60% delle persone ha in famiglia un italiano e che tutte le pratiche viaggiano attraverso passaggi regolari fra ambasciate e consolati di Italia e Uruguay. 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 21 giugno 2014 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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