"L'Inter di Icardi ha rispedito a 4 punti il Milan di Piatek. Sì, di Icardi. Perché l'Inter che ha battuto la Samp giocando in crescendo, raccogliendo nella ripresa tutta la fisicità, la forza e l’orgoglio a disposizione, è figlia dell’assenza dell’ex capitano Mauro". E' il pensiero espresso sulle colonne della Gazzetta dello Sport da Luigi Garlando, che poi completa così il discorso relativo alla vittoria di gruppo dei nerazzurri: "Non è un caso che a prenderla in mano nel finale siano stati due dei protagonisti più discussi della stagione: Perisic e Nainggolan. Sparito il totem Icardi, spesso risolutore della Provvidenza, i due si sono caricati di nuove responsabilità. E non è un caso che il gruppo abbia festeggiato i due gol con tanta ferocia. D’Ambrosio è stato strattonato e sballottato da tutti, il Ninja si è preso pacche robuste dai compagni. Quasi il rito tribale di un villaggio che ha fatto fuori il suo re e, dopo aver dimostrato di poter vincere anche senza, celebra una nuova democrazia. Perché Lautaro non è ancora pronto a fare il re. Non è ancora Icardi. Lo diventerà. L'Inter di oggi è un’assemblea di gruppo. Maurito ieri si è presentato a San Siro con la moglie-agente Wanda che ha cinguettato messaggi di pace. Sacrosante l’intransigenza e le scelte della società. Le regole sono le colonne di ogni convivenza. Ma se la diplomazia nerazzurra, senza passi indietro, troverà il modo di raccogliere i segnali di pace e ricucire lo strappo, farà solo il bene dell’Inter perché la squadra ne ha bisogno. Lo si è intuito anche ieri. Lautaro può affiancarlo, girargli attorno, rimpiazzarlo se serve, ma non sostituirlo da solo nel cuore delle difese nemiche. Se Icardi torna con nuova umiltà e nuova disponibilità, se Nainggolan e Perisic confermano la crescita, se il gruppo rinnova la sua volontà di essere protagonista, l'Inter potrà trovare soddisfazioni in coppa e nella volata Champions. Dovrà arginare la rimonta del Milan di Piatek e della Roma di Zaniolo che stasera, battendo il Bologna, può riportarsi a un punto dal quarto posto e staccare di 3 Atalanta e Lazio, sconfitta dall’emergenza e dal Genoa di Prandelli. Le prime 5 hanno creato un piccolo vuoto". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 18 febbraio 2019 alle 08:55
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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