Garlando: "Inter e Juve in rotta di collisione. Nerazzurri con rabbia dopo la chance sfumata e il torto arbitrale del Camp Nou"

"Inter e Juve sono due meteoriti in rotta di collisione. Il Big Bang è annunciato per domenica a San Siro, ore 20,45. Non inganni la sconfitta del Camp Nou. L’Inter non arriva meno lanciata. Anzi, la rabbia per l’occasione sfumata e per il torto arbitrale subìto infonderanno energia ulteriore. Il confronto alla pari con un Barcellona che non perde in casa da 33 partite di Champions, ha aggiunto e non tolto autostima alla capolista a punteggio pieno. Dopo la prova di forza sul Bayer Leverkusen, anche la Juventus sente i muscoli più gonfi. A San Siro si scontrano due squadre lanciate, già profondamente caratterizzate dai nuovi tecnici". Così Luigi Garlando presenta sulla Gazzetta dello Sport la sfida di domenica a San Siro. 

"L’Inter è già platealmente contiana, nella ferocia agonistica del 3-5-2, nelle belle trame di gioco lodate da Messi, nella linea difensiva e nel pressing spostati avanti. Ma non solo. Bandita la «pazzia» di casa. Non sfugga un dettaglio. A comunicare l’assenza di Lukaku è stato lo stesso Conte alla fine della conferenza di vigilia. Come dire: «Questa non l’avete scoperta... Ho fatto fuori la talpa che ha fatto uscire la lite Brozo-Lukaku». Massimo controllo di tutto. Se Conte cerca di juventinizzare l’Inter, come squadra di regole e governo, Sarri in parte è già stato juventinizzato: casual Trussardi e non tuta da panca. Ma tatticamente anche lui ha pienamente in pugno la situazione. Chi non riconosce il palleggio di Empoli o Napoli e deduce il contrario, sbaglia. E aspetta invano. Qui ci sono CR7 e Matuidi che deve proteggerlo. I principi di Sarri si mostrano in altra forma, ma si vedono. Sarà la collisione tra due squadre lanciate, in crescita e sempre più caratterizzate dai nuovi tecnici. A smarcarle potrebbe essere il fattore panca. Sarri, che non ama il turnover, sta scavando anche a Torino un fossato tra titolari sempre più riconoscibili e gli altri. Ma sa di avere a disposizione opzioni poderose per incidere in corsa, Una su tutte: Dybala. Conte non può fare altrettanto. Ha appena sperimentato quanto male possa fare una panchina profonda (Vidal, Dembelé). Teme il bis. Conte aveva chiesto apertamente alla società di allungare la coperta, specie a centrocampo. Non è stato possibile. Dovrà compensare con buone idee e sacrificio".

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