L'Inter è tornata. E oggi la Gazzetta dello Sport, con Luigi Garlando, prova a capire come e quando è arrivata la svolta. Determinante il doppio confronto con il Barcellona.

A San Siro - Succede che Simone si mette a tavolino e studia il piano giusto. Nessuna isteria, tutto molto razionale. L’Inter si compatta davanti a Onana, linee strette che tolgono ossigeno al palleggio catalano, Skriniar e De Vrij tornano muro, concentrazione a palla, tutti disposti a difendere con le unghie il vantaggio di Calhanoglu. I nerazzurri si sono sentiti all’altezza di una grande d’Europa, dopo la frustrante sconfitta col Bayern, e si sono convinti di poterlo rifare al Camp Nou.

Al Camp Nou - Il pullman dell’Inter curiosamente ha trascorso la notte di vigilia nel parcheggio del Camp Nou. Chi lo vedeva, lo fotografava e ci scherzava sopra: «Domani lo spostano davanti alla porta...» Probabilmente lo pensava anche Xavi. Invece Inzaghi ha capito che sarebbe stato un suicidio riproporre il copione di San Siro, perché il Camp Nou è un altro mondo. La ciliegina della vittoria se l’è mangiata Asllani, ma Inzaghi ha ottenuto comunque quel che voleva: raggiungere gli ottavi di Champions (anche se tanti interisti cresciuti a pane ed Helsingborg non si fidano del Viktoria Plzen) e riprendere in mano le redini dell’Inter. 

Adesso bisognerà completare il mosaico e continuare su questa strada, ottenendo il pass per gli ottavi di Champions e provare a recuperare terreno in campionato dopo un avvio titubante.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 14 ottobre 2022 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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