Campionato ancora aperto? Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, risponde così al Corriere dello Sport: "E lei pensa che dopo otto giornate sia chiuso? Ci sarà un momento in cui anche la Juventus potrà rompere?". 
 
Ottimismo o realismo? 
"Io penso che sognare di vincere sia possibile, sia nelle corde di questa società che ha fatto passi da gigante e che si è consolidata a livelli internazionali. Gli olandesi dicono che rappresentiamo un valore da 400-450 milioni, io ritengo che questo Napoli oscilli intorno al miliardo di euro: c’è un lavoro capillare, spalmato giorno dopo giorno e affrontato con il cuore, che ci ha portato sin qui". 
 
Strano, non s’è lamentato del calendario della Juventus: una volta, tanti anni fa, dalla rabbia se ne andò via su un motorino. 
"Ho pensato che fosse uno stimolo e che, superando le prime giornate in cui noi abbiamo incontrato avversari più difficili e gli altri quasi nessuno, ci saremmo trovati nel posizione di chi sta lì ad aspettare le difficoltà altrui. Ora il livello si è alzato, ci sono squadre come la Spal, il Parma, la Sampdoria che giocano bene". 
 
E lei tra Inter, Roma, Milan e Lazio, oltre alla Juventus, chi teme? 
"Io mi godo l’evoluzione del Napoli, provo a immaginare le difficoltà che ci attendono e la tipologia di squadra che andiamo costruendo per superarle. E poi, si sa, la verità del campo viene fuori a marzo". 
 
La tentazione del supercampionato europeo non è sfiorita? 
"Mi affascina sempre. Ma bisogna vedere con quali regole: sarebbe giusto che a realizzarlo, gestirlo e organizzarlo sia l’Eca. Un altro assurdo del calcio è questo: produciamo spettacolo e danaro e poi dobbiamo andare a bussare all’Uefa a chiedere". 

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 10 ottobre 2018 alle 11:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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