L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport esalta la prova di Mateo Kovacic, che con il suo ingresso in campo contribuisce a cambiare faccia al derby di Milano: "Mateo Kovacic non ha ancora vent’anni, Zanetti ne ha il doppio e nei momenti chiave del derby si è visto. Dicono che il ragazzino non entusiasmi Mazzarri perché ancora non conosce a fondo l’arte della fase difensiva. Può anche darsi che sia così, ma siccome a Mazzarri piacciono i giocatori di calcio, quelli che creano, che hanno personalità, idee e spirito combattivo ci sembra difficile che da ora in poi Kovacic esca di nuovo dalla squadra. Dire che il derby l’ha cambiato lui è eccessivo. Ma l’Inter sì, l’Inter è cambiata quando il ragazzino è entrato e l’ha presa per mano: giocatori molto più esperti di lui, come Cambiasso e Zanetti, non c’erano riusciti".

E ancora: "Il forte impatto di Kovacic sulla squadra ha impresso al gioco una svolta, l’ha reso più rapido, più tecnico e più incisivo. Anche Guarin ne ha tratto un beneficio: fino al suo ingresso, era l’unico a dare un po’ di qualità alla manovra dell’Inter, poi ha diviso il compito con Kovacic, si è sentito più leggero fino a piazzare l’assist dell’uno a zero di Palacio. Il croato ha una qualità diversa, anzi, è il centrocampista nerazzurro con più qualità insieme a Guarin. Il trio della prima ora, formato da Zanetti, Cambiasso e Taider, ha una tecnica (abbinata alla velocità) che non raggiunge quella di Kovacic".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 dicembre 2013 alle 08:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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