Il sindaco Beppe Sala sprona Inter e Milan per accelerare i tempi: dopo le parole, adesso si deve passare ai fatti per quanto riguarda il progetto del nuovo stadio. In particolare, la volontà del primo cittadino è quella di arrivare a una scelta condivisa e non a un'imposizione da parte dei club. "Il pressing del sindaco affinché i club non si limitino a presentarsi alla città a scelta già fatta, con il solo progetto vincitore, non si spinge però fino a chiedere il giudizio dei clic sui lavori dei quattro studi d’architettura invitati a cimentarsi con il nuovo San Siro - spiega il Corriere della Sera -. Sul come fare, un modello in testa ce l’ha. E non serve andare troppo lontano. Un paio d’esempi recenti sono firmati proprio dalla sua giunta: il percorso di dibattiti, incontri e workshop adottato per gli ex scali ferroviari e quel débat public organizzato per l’ipotesi di riapertura dei Navigli".

"Siamo in un momento in cui la partecipazione è un valore - è la riflessione di Sala -. Non ho ancora visto i progetti, ma penso che saranno interessanti e che sia utile farli vedere ai cittadini. Lo abbiamo fatto per gli scali e per i Navigli e quindi lo dico anche nell’interesse delle squadre".

"Se ne parlerà a breve, nel nuovo faccia a faccia che ci sarà a giorni - puntualizza il Corsera -. Ed è probabile che durante quell’incontro si affronti anche un altro tema che divide Palazzo Marino e le società. Il nodo principale è infatti quello delle volumetrie. Il Pgt prevede per la zona di San Siro un indice dello 0,35. La legge sugli stadi che le due squadre hanno scelto di utilizzare per il loro investimento complessivo da 1,2 miliardi di euro (stadio più distretto multifunzionale dedicato a shopping e intrattenimento) ne consente il doppio".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 08 settembre 2019 alle 11:29 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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