"Quando respiri altre arie calcistiche, ti accorgi di quanto sia inquinata quella italiana". Lo sottolinea il Corriere della Sera, che racconta di un Roberto Mancini ancora amareggiato. "Che poi questo possa incidere sui piani futuri di Mancini è esagerato: uno come lui non ha certo bisogno di una exit strategy per decidere di tornare in Premier, o altrove, quando e come vorrà. Molti ieri hanno ricordato quando il tecnico interista aveva definito «cose che accadono nel calcio» un insulto razzista dell’amico Mihajlovic nei confronti di Viera in un Lazio-Arsenal del 2000 o uno striscione antinapoletano nel 2007. Ma è una critica fuori luogo e tempo: negli anni si può sempre cambiare idea, crescere e capire dove sta il limite. Un giorno magari lo farà anche Sarri. L'impresa dell’Inter martedì, sicuramente tra le più belle in questa stagione, avrebbe dovuto portare una botta di ossigeno e essere accolta come meritava. E anche questo, in fondo, dimostra l’autenticità della reazione del Mancio: sbanchi il San Paolo in quel modo e neanche te la godi? Qualche corda profonda Sarri deve proprio averla toccata. E per questo si è preso quel che meritava". 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 gennaio 2016 alle 12:03 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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