Dopo il furto arbitrale subito dall'Inter a Firenze, i vertici dell'Aia hanno deciso di adottare una diversa strategia comunicativa rispetto al concitato post-partita di Roma-Inter, quando il numero uno degli arbitri Marcello Nicchi parlò di "errore inconcepibile", in riferimento al rigore non fischiato ai giallorossi per fallo di D'Ambrosio su Zaniolo. Un’uscita che - ricorda il Corriere della Sera - non tutti presero benissimo, nemmeno all’interno della categoria; stavolta invece si è scelto di evitare il tackle, almeno in pubblico. Scelta saggia, vista la vasta eco del caso, che rischia effettivamente di segnare la corsa alla Champions e ai suoi (molti) milioni.

Ieri - aggiunge il quotidiano milanese - si è cercato di capire cosa sia successo nei minuti convulsi di Fiorentina-Inter, per fare luce sulla dinamica di un errore evidente, inaccettabile, evitabile, commesso da Rosario Abisso. Cosa ha visto al monitor l'arbitro centrale dopo che il Var Fabbri lo aveva avvisato della possibilità di un chiaro ed evidente errore? Perché è rimasto della sua opinione? Questa la ricostruzione del Corsera: "l’arbitro ha osservato l’azione da sei diverse inquadrature, quattro mostravano che D’Ambrosio l’aveva presa col petto, da due sembrava più col braccio, quindi ha deciso — sbagliando — di fidarsi del giudizio del campo, confermando il calcio di rigore. Un errore grave, ma umano. Non della tecnologia. Così come sembra un errore non avere ancora nominato un responsabile Var che collabori con Rizzoli e prenda il posto dello stimato Rosetti, promosso designatore Uefa un’estate fa. Sicuri non serva?". 

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 26 febbraio 2019 alle 11:53
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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