Trova spazio anche sulle pagine del Corriere della Sera la strana parabola sportiva di Nicolò Zaniolo, giovane giocatore della Roma che ha ricevuto la chiamata nella Nazionale maggiore di Roberto Mancini senza aver mai messo piedi in Serie A nemmeno per un minuto. Da «mister plusvalenza» alla maglia azzurra - si legge - il passo è stato brevissimo e inaspettato, probabilmente anche per lo stesso ex trequartista dell'Inter quando sabato ha saputo della chiamata in azzurro. Perché lui era stato sì convocato sì in Nazionale, ma per partecipare al torneo 8 Nazioni con l’Under 20, composta dallo stesso gruppo che la scorsa estate aveva sfiorato la vittoria dell’Europeo Under 19, perdendo in finale 4-3 contro il Portogallo. Di quella squadra Zaniolo è stato un grande protagonista, e più di qualcuno tra Milano e Roma aveva cominciato a guardare con occhio diverso la trattativa che pochi giorni prima lo aveva catapultato nella Capitale, sponda giallorossa, inserito insieme a Davide Santon come contropartita tecnica nell’affare che ha portato Radja Nainggolan in nerazzurro. Una valutazione di 4,5 milioni (più una percentuale del 15% sulla futura rivendita) che a chi non lo conosceva bene era sembrata più un’operazione di «finanza creativa», per sistemare i bilanci. "In realtà - chiosa il quotidiano milanese - in entrambe le società, c’era la consapevolezza che si stava trasferendo uno dei migliori talenti proposti negli ultimi anni dal calcio italiano a livello giovanile".

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 03 settembre 2018 alle 12:43
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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