Il Corriere della Sera si concentra oggi sul valzer delle panchine, al momento ancora fermo, sul mercato italiano. "Tutti in realtà aspettano le mosse della prima della classe, ovvero l’esito dell’incontro fra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri che, a tre giornate dal termine del campionato, ancora non è stato fissato - si legge - In caso di divorzio, a oggi improbabile, Fabio Paratici porterebbe di corsa a Torino Antonio Conte che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ieri però è stato evasivo su un ritorno imminente. «Un domani non si sa mai». L’ex c.t. è il sogno proibito di Beppe Marotta, ben conscio che se sulla stagione attuale non sono a lui attribuibili responsabilità personali essendo arrivato a Milano a dicembre, il prossimo campionato porterà il suo timbro. Non è certo un mistero che l’ad interista consideri Conte la figura ideale capace di resettare l’attuale situazione a tratti confusa e si erga a uomo forte della Pinetina. Problema: dopo che lo stesso Conte ha dichiarato di prediligere una soluzione che gli trasmetta «la percezione di poter battere chiunque» come si concilierebbe la sua esigenza con la politica societaria nerazzurra che non prevede investimenti folli sul mercato? Steven Zhang nel frattempo è in Cina e finché non sarà di ritorno a Milano non verrà presa nessuna decisione sulle sorti di Spalletti. Il tecnico toscano, com’è noto, ha ancora due anni di contratto da 9 milioni lordi a stagione e il suo esonero prima del 30 giugno andrebbe a pesare sull’attuale bilancio ancora sotto la lente del settlement agreement. Ecco perché per il tecnico leccese la pista che porta al Psg (che sta allettando anche Allegri) è più viva che mai".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 08 maggio 2019 alle 09:17
Autore: Mattia Todisco
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