"Oltre la squalifica, di Sarri restano le parole e un’immagine che non sarà mai più la stessa". Lo scrive oggi il Corriere della Sera. "L’argomento gay non è nuovo al tecnico. Il 25 marzo 2014, quando era ancora in B sulla panchina dell’Empoli, sbottò dopo la sconfitta a Varese per l’espulsione del difensore Mario Rui: «Il calcio è diventato uno sport per froci. In Italia si fischia molto di più che in Inghilterra, con interpretazioni da omosessuali». Allora se la cavò con una multa da 5mila euro, non per quanto detto ma per il dito medio rivolto alla tifoseria ospite. Il professore in tuta aveva incantato fin qui per il bel gioco e gli ottimi risultati del Napoli, ma le battute sono spesso andate oltre i confini. La bufera l’ha toccato e, pure il suo entourage che nel dopo partita aveva fortemente sottovalutato il caso, ha capito. Il presidente Aurelio De Laurentiis l’ha tranquillizzato, tentando di minimizzare l’accaduto però l’immagine del club non ne esce bene".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 gennaio 2016 alle 10:52 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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